Sono oltre 40 i reati interessati dalla ampia depenalizzazione operata dal legislatore.
Tali fattispecie, a partire dal 6 febbraio 2016, non saranno più punite con le sanzioni penali ma, a seconda dei casi, con sanzioni civili (da 100 euro a 12.000 euro, a seconda delle fattispecie) o amministrative (da 5.000 euro a 50.000 euro, a seconda delle fattispecie, oltre eventuali sanzioni accessorie).
Le sanzioni civili saranno applicate dal giudice civile competente per il risarcimento del danno. Sarà quindi onere del danneggiato instaurare il procedimento civile, al temine del quale il giudice, oltre a definire la somma risarcitoria, irrogherà la sanzione civile pecuniaria in favore della Cassa delle ammende.
Il procedimento per l’applicazione delle sanzioni amministrative, invece, sarà quello di cui alla legge 689/1981.
La normativa si applica anche alle violazioni commesse anteriormente 6 febbraio 2016, salvo sentenza o decreto penale irrevocabili (in tali casi, il giudice dell’esecuzione revoca il provvedimento penale, dichiarando che il fatto non è previsto dalla legge come reato e adotta i provvedimenti conseguenti).
Tra i reati abrogati vi sono: ingiuria; falsità in scrittura privata; sottrazione di cose comuni; atti osceni (ad eccezione dell’ipotesi aggravata, ovvero quando il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi frequentati da minori); atti contrati alla pubblica decenza; pubblicazioni e spettacoli osceni (ad eccezione dell’ipotesi aggravata); rappresentazioni teatrali o cinematografiche abusive; noleggio abusivo o concessione in uso di opere tutelate dal diritto d’autore; copia abusiva su supporti audio-video di opere musicali, cinematografiche; omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali (se l’importo omesso è inferiore a 10mila euro annui); guida senza patente (solo per la prima violazione); danneggiamento (ad eccezione delle ipotesi aggravate); abuso della credulità popolare; rifiuto di prestare la propria opera in occasione di un tumulto; installazione ed esercizio non autorizzato di impianti di distribuzione automatica di carburanti per uso di autotrazione; alterazione, cancellazione di contrassegni su macchina utensile o alterazione del certificato di origine della macchina; impianto, uso, costruzione, vendita non autorizzati di apparecchi e materiali radioelettrici privati.
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