Nel pieno del dibattitto scaturito dalla scadenza del termine per il recepimento della Direttiva 2014/26/UE e dalle adesioni da parte di importanti artisti alla start-up Soundreef, irrompe anche l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato la quale, con un parere al Governo, segnala come la mancata apertura del mercato nazionale della gestione dei diritti d’autore limiti la libertà d’iniziativa economica degli operatori del settore e la libertà di scelta degli utilizzatori.
In particolare, viene sottolineato come il nucleo della direttiva non recepita sia costituito dalla libertà di scelta, con conseguente riconoscimento in capo ai titolari dei diritti della facoltà di individuare liberamente un organismo di gestione collettiva.
Pertanto, il mantenimento dell’attuale monopolio legale in capo alla SIAE apparebbe in contrasto con l’obiettivo di rendere effettiva la libertà dei titolari dei diritti di effettuare una scelta tra una pluralità di operatori in grado di competere senza discriminazioni.
L’Antitrust auspica quindi che la riforma dell’attuale regime monopolistico venga accompagnata da un ripensamento dell’articolazione complessiva del settore, al fine di garantire una tutela adeguata agli autori nonchè agli utilizzatori intermedi e finali.